Pubblicazione su settimanale Mio – rubrica MIO-tech del 06/06/2018

Pubblicazione su settimanale Mio – rubrica MIO-tech del 06/06/2018

Perdere il proprio cellulare è causa di ansia e stress. Oggi è possibile evitare questo panico: Apple, Android o Windows, tutti hanno un piano per recuperarlo

 

COME RITROVARE LO SMARTPHONE QUANDO CI È SPARITO DALLE MANI

 

È uno degli oggetti che usiamo di più ma al tempo stesso è tra quelli che si smarriscono con maggiore facilità: ora c’è un’App per aiutarti


È proprio un paradosso. I momenti in cui non abbiamo il nostro fedele smartphone tra le mani sono rarissimi, tanto che, verrebbe da dire, si possono contare sulle dita di una mano. Ma a noi risulta diffi cile farlo poichè, tra le mani, abbiamo sempre lo smartphone. Eppure è uno degli oggetti più smarriti di sempre; a batterlo è probabilmente solo l’accendino. Chissà che fi ne faranno. Ma torniamo allo smartphone. Dicevamo: è sempre con noi ma lo perdiamo con una facilità irrisoria. Uffi cio, hotel, sedili dell’auto, ristoranti, spogliatoi sono soli alcuni dei posti in cui lo smartphone viene perduto. E la reazione è sempre la stessa: panico. “Come farò? Dove Andrò? Cosa ne sarà di me, ora?”. È comprensibilissima l’ansia di perdere un prezioso alleato nell’avventura della vitadi ogni giorno ma state tranquilli,  ora possiamo ritrovarlo. “E se è in modalità silenziosa?”: ebbene si, anche se il vostro smartphone non emette alcun suono, ci sono buone possibilità di sapere che fi ne ha fatto. Vediamo come.
ANDROID: ‘TROVA IL MIO DISPOSITIVO’
I fan di Android possono stare tranquilli: attraverso la piattaforma ‘Trova il mio dispositivo’ è possibile individuare tutti quelli associati all’account di Google. Per ciascuno di essi si possono conoscere l’ultima posizione inviata ai server e una serie di comandi fra cui lo squillo (per 5 minuti di seguito) anche in modalità silenziosa. Si può anche bloccare il telefono, rendendolo inservibile a qualsiasi ladro o a chiunque pensi di non restituirlo, o resettarlo per cancellarne i contenuti. Ah, e se digitate ‘trova il mio smartphone’ in Google e siete collegati col vostro account riceverete una mappa con l’ultima posizione registrata.
APPLE: ‘TROVA IL MIO IPHONE’
Sui melafonini è presente la funziona più nota ‘Trova il mio iPhone’. Si tratta di una piattaforma disponibile sia online, accedendo tramite iCloud, sia tramite l’applicazione specifica. Dopo essersi identificati con l’ID Apple con cui si gestisce il telefono si otterrà subito una mappa che ci consentirà di individuare il dispositivo e di farlo squillare anche se era statoimpostato in modalità silenziosa. Attenzione, però: per utilizzare Trova il mio iPhone serve aver abilitato l’opzione nel menu delle impostazioni del telefono. Nel caso non lo fosse, fatelo subito
seguendo questo percorso: Impostazioni > Account e Password > iCloud > Trova il mio iPhone. Giunti a questo punto potete decidere anche di inviare automaticamente l’ultima posizione quando il livello della batteria è basso. Nel caso in cui Trova il mio iPhone non era stato attivato, non perdete le speranze. Un’altra possibilità è data dall’Apple Watch associato al telefono (per chi ne dispone). L’orologio, infatti, può far squillare lo smartphone.
WINDOWS: ‘TROVA IL MIO DISPOSITIVO’
Quanto agli smartphone equipaggiati con Windows Mobile, anche qui è presente una piattaforma ad hoc dal nome facile facile: ‘Trova il mio dispositivo’. E’ in tutto e per tutto simile agli altri sistemi. Affinché sia possibile trovare il dispositivo perso, quest’ultimo deve eseguire Windows 10 e su di esso deve essere stato effettuato l’accesso all’account Microsoft. Come gli altri, è possibile utilizzare ‘Trova il mio telefono’ per trovare, individuare e addirittura cancellare i dati del Windows Phone.

TROPPO TEMPO SUL TELEFONO, ECCO I MOTIVI PER USARLO CON CAUTELA E UN PIZZICO DI ATTENZIONE
Certamente perdere lo smartphone per stare qualche momento senza di lui è troppo (ormai è più di un semplice oggetto, esso è riduttivo) ma staccarsi ogni tanto può far bene. Ecco perchè:
✔ Veniamo interrotti ogni 180 secondi. Le distrazioni consumano il 28% della nostra giornata;
✔ Lavoriamo due ore in più per recuperare il tempo perso tra notifi che, gruppi WhatsApp, mail e conferenze call;
✔ Il 68% degli italiani guarda lo smartphone anche se non cisono notifi che;
✔ Uno studio della University of San Diego ha rivelato che l’81% degli utenti interrompe le conversazioni o i pasti per controllare il dispositivo;
✔ Nove persone su dieci soffrono della sindrome della vibrazione fantasma;
✔ Non riusciamo ad allontanarci dallo smartphone per più di 20 centimetri;
✔ Il 40% delle cause di separazione e divorzio è causato da WhatsApp, usato come prova dell’infedeltà;
✔ Un utente su tre controlla WhatsApp 12 volte all’ora, ogni cinque minuti;
✔ Tre incidenti stradali su quattro sono causati da distrazione, sempre più per colpa dello smartphone. I dati sono confermati dal rapporto 2017 sulla sicurezza stradale di Dekra Italia:
il 90% dei sinistri è colpa dei comportamenti sbagliati delle persone, riconducibili, nell’80% dei casi, all’uso dello smartphone.

 

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